Il latte materno è l’alimento più prezioso che possa esistere in natura. Contiene non solo tutti i principi nutritivi adatti alla crescita del neonato ma anche un gran numero di anticorpi. Sembra però che la composizione del latte cambi a seconda delle necessità specifiche del neonato.
Il latte materno cambia la sua composizione
La perfezione del corpo umano e i meccanismi che regolano il suo funzionamento non cessano di stupire. Recentemente una mamma ha postato una foto del suo latte materno tirato con il tiralatte prima e dopo che la sua bambina si ammalasse di una comune influenza.
Ebbene, il contenuto delle due buste è assai diverso: quando la bambina era in salute il latte aveva una colorazione classica bianca mentre quando alla bambina è salita la febbre, il latte materno ha assunto un colore giallastro, del tutto simile a quello del colostro che, come è risaputo, è molto più ricco di anticorpi. Si è ipotizzato che possa essere la saliva del bambino, a contatto col seno della madre, a far cambiare la composizione del latte a seconda delle esigenze del momento del neonato.
Le cause del cambiamento del latte materno
A pubblicare in rete la foto è stata la mamma Ashlee Chase. Il latte che agli occhi risulta bianco è quello che si è tirata tre giorni prima che la sua bambina si ammalasse mentre l’altro di colorazione diversa se l’è tirato dopo aver allattato sua figlia febbricitante. Vedendo il latte così diverso si è preoccupata e si è rivolta subito al pediatra per chiedere se ci fosse qualcosa che non andasse nel verso giusto. Il pediatra le ha risposto che il latte tendente al colore giallo è solo più ricco di grasso e di anticorpi.
Insomma, la composizione del latte varia molto per garantire al bambino un’alimentazione in linea con le esigenze del momento. Secondo gli scienziati, quando i neonati iniziano a succhiare, parte della loro saliva entra a diretto contatto con il corpo della madre mediante il capezzolo. È proprio la saliva del neonato a consentire di regolare la composizione dell’alimento.
Qualche anno fa lo scienziato australiano Foteini Kakulas ha reso pubblico uno studio in merito pubblicandolo sulla rivista Clinical & Translational Immunology. La ricerca dimostrava che abitualmente il latte materno contiene bassi livelli di globuli bianchi, ovvero i leucociti che combattono le infezioni. Una volta però che il bambino si ammala oppure si ammala la madre, i livelli di globuli bianchi si innalzano rapidamente per poi tornare alla normalità quando uno dei due soggetti guarisce.
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