Quello delle gambe e dei piedi gonfi in gravidanza è un disturbo che affligge moltissime donne, e che si presenta più spesso durante gli ultimi mesi.
Ecco alcuni consigli su come alleviare e combattere questi fastidiosi sintomi.
Gambe e piedi gonfi in gravidanza: perché?
Fin dall’inizio della gravidanza il fenomeno della ritenzione idrica tende ad essere particolarmente accentuato. Tra le varie cause ci sono gli ormoni, in particolare estrogeni e progesterone, l’aumento della componente liquida del sangue e una maggiore vasodilatazione. Tutti fattori che concorrono alla formazione di edemi, che possono peggiorare verso la fine della gravidanza e durante i mesi estivi, a causa del caldo eccessivo.
I rimedi per combattere gambe e piedi gonfi
Anche se il gonfiore di gambe e piedi è un problema molto comune in gravidanza, non disperate, perché ci sono alcuni rimedi che si possono adoperare per ridurlo o eliminarlo.
La prima regola da seguire è: non prendere troppo peso, perché più si è pesanti, più si vanno a comprimere i vasi e ad aumentare il gonfiore.È importante anche bere molto, per combattere la ritenzione idrica.
La seconda regola è quella di evitare una vita troppo sedentaria. Non si deve stare ferme in piedi troppo a lungo, nè fare poco esercizio fisico. L’ideale è fare una piccola passeggiata ogni giorno, per favorire la circolazione. Se siete al mare, passeggiate nell’acqua, vi farà ancora più bene.
L’importante, specialmente in estate, è non esporre le gambe alla luce diretta del sole ed uscire nelle ore più fresche della giornata. Quando potete, mettetevi coricate con le gambe in posizione rialzata e massaggiatele almeno una volta al giorno con una crema dalle proprietà vasoprotettive e rinfrescanti.
Anche le scarpe giocano un ruolo importante nella salute delle gambe e dei piedi: durante la gravidanza è bene preferire scarpe larghe e comode con un tacco di circa 3/ 4 centimetri.
Quando serve contattare il medico?
Essendo un disturbo comune della gravidanza, se il gonfiore non è troppo accentuato ed è limitato agli arti inferiori, bastano gli accorgimenti descritti sopra per tenerlo sotto controllo.
Il medico va contattato solamente se il gonfiore peggiora in maniera preoccupante, e coinvolge anche le mani e il volto. In questo caso è meglio richiedere un consulto, perché se è accompagnato da pressione arteriosa elevata e presenza di proteine nelle urine, il gonfiore può essere un sintomo di preeclampsia.