L’ultima legge di stabilità del 2016, nuovo nome della vecchia “Manovra Finanziaria”, che definisce la politica di bilancio per il 2016 e gli anni successivi, ha apportato alcuni cambiamenti in molteplici settori della vita. Dalle tasse sull’abitazione, alle assunzioni agevolate a tempo indeterminato, fino al congedo parentale.
Su questo ultimo punto, in particolare, è stata introdotta la possibilità di cumulare il riscatto del periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro con il riscatto del periodo di laurea (cioè la conversione degli anni trascorsi all’università, in anni utili per l’anzianità contributiva).
Cosa significa?
Finalmente (come dice l’articolo 1, comma 298 della legge 208/2015) si vuole dare un riconoscimento adeguato alle donne, allineandosi alle politiche degli altri Paesi europei, in modo tale che l’anzianità maturata durante i periodi di maternità facoltativa possano essere sommati a quelli degli anni universitari, riuscendo così ad andare in pensione prima.
Sì, perché, dal 2001 ad oggi, tale cumulo non era possibile. Le due facoltà di riscatto erano azionabili in via alternativa. A ben vedere questa era una limitazione grave, perché in sostanza impediva alle donne laureate di poter riscattare il periodo di maternità fuori dal rapporto di lavoro.
La variazione è stata accolta dalla maggioranza del PD. La deputata Maria Luisa Gnecchi ha dichiarato: “E’ una cosa che stiamo cercando di correggere da anni, perché quando con la «legge di Livia Turco» la legge n. 53 del 2000, si è riconosciuta la possibilità di riscattare la maternità facoltativa anche fuori dal rapporto di lavoro, non si era però abrogata la incumulabilità del riscatto della laurea e di questa parte della maternità. È evidente che noi continuiamo a dire che le donne si devono laureare e che in Italia si fanno pochi figli. È chiaro però che se poi le donne laureate non possono neanche riscattare il periodo di maternità fuori dal rapporto di lavoro si era in una situazione sicuramente contraddittoria; quindi questo viene risolto”.