Una delle cose che riesce meglio a una mamma è sentirsi in colpa. Non ci mette nemmeno tanto impegno. Per una mamma a sentirsi in colpa basta molto poco. Un’ora dal parrucchiere o una passeggiata con un’amica: qualsiasi iniziativa che non comprende suo figlio insieme a lei diventa fonte di senso di colpa.
Eppure ci sono dei momenti in cui ha bisogno di evadere, di prendere un tè in silenzio a casa della vicina, per chiacchierare e sfogarsi anche sapendo di essere lontana dalla famiglia di pochi metri. Che poi in quella chiacchierata parli solo di suo figlio è un’altra storia.
I sensi di colpa aumentano a dismisura quando la mamma non può trascorrere tutto il tempo che vorrebbe con suo figlio. Si vorrebbe rotolare con lui sul tappeto e ridere a crepapelle, vorrebbe rincorrerlo per tutte le stanze fingendo di non prenderlo mai. Vorrebbe guardare l’ennesima puntata del giorno di Peppa Pig con lui abbracciato che le stritola il braccio.
Sa bene che il tempo perduto non ritorna, schiaffeggia la lancetta dell’orologio e non consente sconti a nessuno. Non importa se la mamma è stata brava. Il tempo non darà altro tempo. Non farà rivivere i primi mesi di vita con il figlio, non concederà ritorni né seconde chance.
Sarà lì fermo a guardare con fare un po’ sornione e si burlerà della vita e dei sensi di colpa. Riderà della poca organizzazione in famiglia, e non gli importerà nulla se sei una mamma lavoratrice soddisfatta del tuo lavoro o una mamma depressa per la tua vita.
Per il tempo siete tutte mamme. Uguali. E se vi struggete perché non riuscite a ritagliare più momenti per la famiglia, lui non si intenerirà. Resterà ancorato alla sua fermezza e vedrà vivere la vostra vita da spettatrice piena di rimpianti.
La sorte della mamma è proprio questa. Chiede continuamente nuovo tempo in più, se lo comprerebbe al supermercato se solo lo mettessero in vendita, e poi una volta avuto ne vorrebbe ancora. E ancora.
L’aiuterebbe nelle faccende di casa, la farebbe avvicinare a un modello di mamma ideale che probabilmente non esiste. Il tempo in più le farebbe tanti regali che lei spenderebbe tutti per la sua famiglia. Tra indecisioni e nuovi sensi di colpa. Perché quello, il senso di colpa, è il nemico numero due insieme al tempo, ciò che rende una mamma sconfortata e delusa, sconfitta da se stessa.
La mamma che vuole nuovo tempo come ogni mattina si guarderà allo specchio e si imporrà di fare mille cose che non riuscirà a portare a termine. Le “baratterà” con un abbraccio del figlio, con una rotolata sul tappeto o una corsa per tutta la casa per acchiapparlo e vederlo ridere. E si sentirà un po’ più felice. Depressa per non aver pulito casa o fatto la spesa, ma felice. Tanto felice.
“Per il tempo siete tutte mamme. Uguali”. Bellissimo e verissimo.
Questo nn e’ sentirsi in colpa allora le mamme che ingiustamente fanno portare via i figli solo xche si sono stancate di fare la mamma e poi quando i bimbi sono grandi pretendono di tornare quando i figli ormai la odiano
Io diventero mamma tra una settimana.purtroppo lavoro in proprio e a distanza di una settimana dovrò tornare al lavoro.ti assicuro che al pensiero mi sento male…ma non.posso fare diversamente.a noi autonome lo stato da solo calci nel culo
Esatto, il problema si presenta maggiormente per noi libere professioniste 🙁
Guarda io ho il termine sabato ho fatto 9 mesi orribile a stare male e tuttora non sto bene e devo andare in negozio.uno schifo.non ci aiutano per niente.
Perché ci si deve sentire in colpa? Essere diventata mamma non significa auto-eliminarsi dal mondo! Vi sentite in colpa solo xke dedicate un’ora della giornata a voi stesse?? Non è normale sta cosa!
Anna se lavori a casa e stai rinchiusa ore in una stanza ufficio e senti tuo figlio che gioca con il papà in soggiorno tu non ti sentiresti un po’ in colpa?
No, se lavoro è anche per garantirle un futuro! E poi nel post si parla di qualche ora spesa con le amiche…. Perché dovete sempre giudicare male le donne che riescono a tagliarsi un po’ di spazio per sé? Prima fate sti post strappalacrime e poi parlate di come superare un eventuale depressione post-parto! Assurdo! Per quanto riguarda il lavoro, ritengo che esso sia necessario non solo per garantire una serenità ai nostri figli, ma anche per continuare ad avere un ruolo nella società! Poi è chiaro che ognuno vive la vita come meglio crede, l’importante è sentirsi soddisfatte e appagate, come mamme e soprattutto anche come DONNE, NON Dimentichiamolo !